Estrosità rigorose di un consulente editoriale di Giorgio Manganelli

Giorgio-Manganelli

Dopo avere ospitato nella nostra rubrica il testo della Carrano, vera e propria biografia immaginata di Giorgio  Manganelli, vorrei fare un piccolo accenno alla ristampa delle opere del Nostro curate dall’ottima Adelphi di Calasso nelle mani amorevoli di Salvatore Silvano Nigro. “Estrosità rigorose di un consulente editoriale (pagg. 342, euro 15)” è una proposta che può forse fare capire sostanzialmente tre cose – visto che raccoglie testi di Manganelli che vanno d 1960 al  1990 – : cosa scriveva il Nostro, quali personaggi aveva come punto di riferimento, come era inteso in quel tempo il lavoro letterario lato sensu.

Ebbene già nel 1960 Manganelli aveva capito che eravamo  “in tempi di deterioramento della compagine cosmica e di fatiscenza degli stili… “. Questa consapevolezza, però, non attenuava le sue cure che si riferissero al suggerimento dell’inserzione di una sfilza di autori e di testi  nella collana dei Classici di Via Biancamano od alla predisposizione di un paratesto all’altezza.

Belle le immagini del’arrivo di pile di libri intonse – vere e proprie Befane estive – che lo avrebbero salvato dal dominio del Sole, ma soprattutto avrebbero rinforzato la sua Dottrina. Con chi intratteneva corrispondenze? Einaudi, Davico, Bulàt, Losano,  Fossati… E le schede di lettura e le su modeste proposte consegnate a Citati? Di tutto questo potrete leggere in questo testo che raccoglie più che una summa del lavoro editoriale di Manganelli, il suo stile di vita.

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