Dalle foto su Facebook al libro sulle scritte sui muri.

Mentre stavamo lavorando al progetto della mostra the WALL, Bruna Di Palma, la nostra super consulente in fatti di architettura, tira fuori dal cappello un progetto che stavano portando avanti alcuni suoi colleghi da qualche anno.

Si trattava di un repertorio di immagini collezionate da tre persone appassionate di scritte sui muri, che hanno iniziato a raccogliere e collezionare su una pagina Facebook che si intitola Scripta Manent (andate a guardarla, il link diretto è https://www.facebook.com/MuriPulitiPopoloMuto/) e su Instagram cercate scriptamanent_wall.

Entriamo in contatto con Dario Giordanelli, in un primo momento e con Gabriele Conta e Gian Risoleo che subito quando gli abbiamo raccontato il progetto della mostra the WALL, decidono di partecipare con grande entusiasmo.

Ci si apre così un mondo, la loro pagina Facebook che è poi l’archivio, il contenitore della collezione, è un repertorio infinito e in continuo divenire e pieno di cose sorprendenti.

In pratica loro hanno dei reporter sparpagliati in giro per il mondo i quali inviano loro foto di scritte sui muri che poi vengono selezionate, archiviate, catalogate e pubblicate sui social.

È stata una scoperta fantastica. La nostra idea, in mostra, era quella di creare un ambiente dove “le scritte nei libri” ovvero le citazioni letterarie, finissero su un muro virtuale, mentre le scritte sui muri reali finissero in un libro.

Ed è proprio quello che alla fine abbiamo realizzato. Se avete visitato o visiterete la mostra The Wall scoprirete che c’è una sala all’interno della quale ci sono dei monitor sui quali leggere attraverso un gioco ottico interattivo, le citazioni letterarie, mentre di fianco c’è un libro vero e proprio, dove sono stampate una serie di immagini di scritte sui muri ‘prestate’ quindi da questo museo virtuale di Scripta Manent.

Un vero e proprio ‘corto circuito letterario’.

Quello di Scripta Manent è un progetto sicuramente di lungo respiro, forse infinito -chissà, vedremo – però, in qualche modo abbiamo voluto fermarne, congelarne, una parte e renderlo disponibile a tutti gli appassionati di libri.

Quindi il grande libro che si trova in mostra è diventato una piccola, ma neanche tanto, pubblicazione edita da con-fine edizioni che si intitola appunto: Scripta Manent da Pompei alle Metropolitane i segni del tempo sulle rovine del futuro.

Anche il libro ovviamente è stato curato da Gabriele Conta, Dario Giordanelli e Gina Risoleo e contiene dei brevi saggi introduttivi, scritti a sei mani e una serie di foto mai pubblicate sulle Pagine Facebook e Instagram ma selezionate esclusivamente per questo volume.

Non vi aspettate di trovare foto patinate o perfette. Sono foto rubate, foto di viaggio, foto fatte per strada in qualsiasi momento e in qualsiasi condizione ma quindi, proprio per questo, sicuramente più vere, più on the road.

Sono foto che restituiscono un repertorio di umanità e di sentimenti davvero molto variegato e sorprendente. Ci sono scritte d’odio, d’amore, di pace, di violenza, ma che in ogni caso scritte che ti fanno riflettere e spesso anche un po’ sorridere.

Quindi questo è un libro da sfogliare con lo sguardo libero, senza pregiudizi, per scoprire che tutto sommato, qualcuna di quelle scritte avremmo potuto o voluto scriverla proprio noi.

Vai al libro scripta manent | da Pompei alle Metropolitane i segni del tempo sulle rovine del futuro:

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