Capri | Oltre l'immagine

Una superba antologica dei maggiori artisti italiani del Novecento per un inedito percorso tra la pittura e la scultura tra le sale di Villa Fiorentino e le piazze di Sorrento

Cento anni, un secolo e decine e decine di movimenti, avanguardie, sperimentazioni e stili che si sono avvicendati, accavallati, schiacciati, integrati tra loro tracciando la storia dell’arte. Si rinnova anche quest’anno il sodalizio culturale tra Sorrento e Villa Fiorentino, che fa della cittadina uno dei luoghi d’arte più visitati. Anzi, l’appuntamento con l’arte a Sorrento è addirittura raddoppiato. Sono due le mostre che animano l’estate culturale della città, una dedicata alla pittura e una dedicata alla scultura del ‘900. Ad aprire le danze è la mostra “Visioni Trasversali nella pittura italiana del XX secolo” con le opere di De Chirico, Ligabue, Morandi, Sassu, Guttuso, Fontana, Dadamaino, Burri, Rotella e altri 60 grandi artisti figurativi che abitano le sale di Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento, casa dell’arte della città. Una mostra antologica sull’arte del ‘900 che va a chiudere il percorso avviato nel 2011 e che ha visto protagonisti alcuni grandi dell’arte contemporanea come Aligi Sassu, Mimmo Paladino e Antonio Biasucci, Salvator Dalì, Mario Sironi, Pablo Picasso e Arnaldo Pomodoro. Artisti diversi e movimenti diversi che dialogano tra loro per offrire, appunto, una visione trasversale, originale e inedita. Successivamente parte dei quadri lasceranno posto alle sculture per il secondo atto della “stagione” artistica, la mostra “Visioni Trasversali nella scultura italiana del XX secolo”, fino al 6 novembre. Le sale di Villa Fiorentino e alcune piazze di Sorrento accoglieranno, infatti, le opere di circa 50 maestri italiani della scultura del Novecento. Queste si accompagnano a alcune opere sistemate nelle principali piazze di Sorrento: in piazza Andrea Veniero è stata posizionata la “Porta di Edipo” di Augusto Perez mentre a piazza Sant’Antonio ha trovato posto il “Bifrontale uno” di Pietro Consagra. In piazza Tasso è visibile l’opera “Sviluppo di Forma” di Umberto Mastroianni e in piazza Angelina Lauro la “Tebe seduta” di Giacomo Manzù. Tra queste installazioni c’è anche il “Grande Contorsionista” di Luciano Minguzzi, collocato nella fontana posta all’ingresso di Villa Fiorentino. Due esposizioni per costruire un percorso pieno di sorprese e emozioni dove ogni opera racchiude il piacere di una scoperta e ogni sala e piazza diventa momento di incontro col passato a noi più prossimo.

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