In Limbo di Gennaro Chierchia a Gragnano (Na)

Manifesto della presentazione di In LimboVenerdì 26 aprile 2013 alle ore 20 il Centro Giovani S. Caterina che ha sede in Gragnano (Na) ospiterà il nostro autore Gennaro Chierchia per parlare del suo libro In Limbo. L’evento verrà presentato dalla Prof.ssa Rita Sorrentino, ci saranno interventi di Carolina Del Prete e Simona Orazzo ne leggerà alcuni brani.

La Presidente dell’associazione Marianna Esposito e noi di con-fine vi invitiamo a partecipare attivamente a questa serata all’insegna della cultura.

Sergio Saggese scrive a proposito di In Limbo: ” Il protagonista, Manuele Arca, è un uomo pregno di tristezza che, per ripiego avendo fallito all’università, ha finito col fare la guardia giurata ugualmente a come un pachiderma depresso potrebbe mettersi a fare il ballerino.
Arca ha un’insoddisfazione incallita dentro, proveniente da una situazione precaria non solo personale, ma universale, ed è tristemente frustrato, sebbene di una malinconia squisitamente amletica. Ancor più di lui è frustrata la sua ragazza, Angela, che lo molla, a un certo punto, per mettersi a fare la pornostar. Manuele riceve un suo sms, dal quale apprende che è stata rapita ed è tenuta prigioniera dal produttore hard suo nuovo compagno. Per questo chiede subito le ferie per mettersi a cercarla, come si vedesse costretto a venir fuori dal lavoro e dal quotidiano, vissuti per lui come una sorta di limbo da cui finalmente uscire adesso, per ricercare amore e amata. Il datore di lavoro gli concede una manciata di ferie a cronometro.[…] Aiutato da un amico tossicodipendente visionario e un sensitivo, Manuele Arca si mette sulle tracce di Angela e la storia assume così i toni di un giallo, ma atipico, dove tutto sembra alla fine venir fuori tranne la soluzione del caso, perché ha un senso, in fondo, a questo mondo, per tutti quanti, soltanto la dissennatezza.

La ricerca di Angela finisce col diventare per i tre “squilibrati” motivo di ricerca interiore.[…] Il protagonista fa Arca di cognome, il suo capo si chiama Bastiano, il sensitivo Gioele. Nella giostra dei nomi e dei cognomi c’è un che di biblicamente blasfemo, oltre che surreale. Con un’Arca fu fatto un viaggio di salvezza universale dopo un diluvio, ed Arca è il cognome (non a caso immagino) di Manuele, il protagonista che, dopo il diluvio intimo dell’abbandono, compie un viaggio una volta caricatisi dentro tutti i possibili valori e i sentimenti e i dilemmi umani salvabili.
Un romanzo doloroso e profondo, scritto con uno stile asciutto e una “crudezza dolce” di linguaggio di cui soltanto la vera poesia è capace.

Un autore da seguire, il caro Chierchia, secondo me, di una piacevole scrittura a ritmo serratamente cinematografico, sempre sopra le righe, che ti costringe ad alzarti sulle punte fino a farti scorgere l’Oltre. Uno scrittore che ti fa comprendere che forse soltanto le situazioni umane instabili sono, in fondo, generatrici di vera evoluzione.”

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