Lo stregone Gioele di Marco Aragno
Doveva essere stato un incantesimo. O qualcosa del genere. Fatto sta che viaggiava attraverso le frequenze tv. Perché un intero quartiere era finito da un giorno all’altro incollato al televisore. Tutti a guardare un canale privato che mandava in onda pubblicità di materassi, soap opera e show demenziali.
Una pandemia di imbecillità.
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Lo stregone Gioele
Andiamo verso una roulotte con gli pneumatici a terra inchiodata in una discarica a cielo aperto: bozzoli di ferro arrugginito e plastica bruciata, carcasse d’auto e cumuli di rifiuti.
Il mio amico sale la scaletta e batte il pugno sulla porta di alluminio. Io resto alle sue spalle.
Apre un uomo in vestaglia di flanella.
«Salve. Scusatemi se non ho aperto subito ma non potevo ignorare il richiamo della natura».
«Eri al bagno».
Il mio amico si volta e mi fa l’occhiolino.
«Sì ma non volevo dirlo esplicitamente davanti al tuo amico, che non ho il piacere di conoscere. A proposito: io sono Gioele».
Gli dico il mio nome e lui ci invita a entrare nella roulotte.
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Una persona civile
Gennaro Chierchia ci regala un altro racconto per la nostra rubrica Visioni mondaniche. Vi auguriamo, come sempre, buona lettura e vi chiediamo: per voi chi è una persona civile?
Ho dormito coi barboni una notte, nella stazione centrale di Milano, mentre a una quindicina di metri al di sopra della mia testa un operaio ripuliva dalla fuliggine, dentro una maschera e una tuta bianca, le grandi volte di acciaio a difesa dei treni frecciarossa che, come siluri costosi, riposavano sui binari dopo avere fiancheggiato per ore la dorsale appenninica del Bel Paese a una media di 300 chilometri orari. Solo un sedile di ferro separava la vecchia conciata come una baldracca da me; emanava un fetore che non avrei sopportato a lungo se, magicamente, non fosse scomparso all’improvviso (o forse erano solo le mie narici che se n’erano presto assuefatte).
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Tecniche di separazione
Eccoci qua con un nuovo racconto di Gennaro Chierchia, il nostro infaticabile scrittore… buona lettura a tutti!
È arrivata per me la stagione dell’isolamento e nel contempo della conoscenza di me stesso. Per questo ho messo via gli amici e i vecchi amori. Ho pensato che gli altri vivano meglio senza di me e che io viva meglio senza di loro. Ho rifiutato inviti di matrimonio. Ho ignorato telefonate e messaggi. Ho inviato e-mail in cui non sono stato sincero. Ho fatto terra bruciata intorno a me. Ho visto i fuochi del pastificio Garofalo esplodere nel cielo stellato, creare stelle nuove subito morte, appoggiato al muro sul balcone di casa dei miei.
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La Spiaggia
Guardando fuori sembra proprio che l’estate non ci sia mai stata, nebbia pioggia e freddo ci aspettano ogni mattina, ed è proprio per questo che abbiamo conservato questo racconto che Gennaro Chierchia ci ha regalato quando ancora il sole ci scaldava… per volare con la mente verso quei giorni di mare e di luce che non sono ancora così lontani.
Ti invitiamo a rilassarti immaginandoti di essere tu il protagonista e… buona lettura!
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Come due gemelli siamesi dalla nascita indivisi
Voi ci siete mai saliti sulla Circumvesuviana? Quel ‘trenino’ che collega Napoli a diversi paesi dell’entroterra e della costa campana. Gennaro Chierchia, che vive a Gragnano (la città della pasta) in provincia di Napoli e lavora nel nord Italia, conosce bene questo mezzo di trasporto e ci racconta i personaggi incontrati durante uno dei suoi viaggi di ritorno al suo paese.
Buona lettura!
La Circumvesuviana è un serpentone tatuato da mani giovani e febbrili su una linea ferrata biforcuta che porta alla metropoli napoletana in una direzione e alle spiagge della costiera nell’altra.
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Scarica gratis il primo capitolo di In Limbo di Gennaro Chierchia
Della serie ‘come in libreria’ o quasi, vi proponiamo la lettura del primo capitolo di In Limbo, romanzo della collana Transfert scritto da Gennaro Chierchia.
In Limbo parla della ricerca dell’amore, dell’amicizia e di sé stessi attraverso un susseguirsi di eventi tra la commedia e la tragedia. Non mancano magia, alieni e avventura per una lettura mai scontata e, anzi, spesso sorprendente!
Scaricalo e divertiti!
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Cosa vi piacerebbe leggere quest’estate?
Il mese di giugno è stato un mese straordinario qui in casa editrice… Se avete seguito anche voi le nostre attività saprete già che a inizio mese è uscito il sesto romanzo della collana Transfert Codamozza di Sergio Saggese, un libro sorprendente e ricco di spunti sui quali riflettere, dopo qualche giorno era già pronto
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QuickNews. Al Premio Dessì anche quest’anno!
Quest’anno vogliamo proporre al Premio della Fondazione Dessì, che nel 2012 ha premiato come finalista il libro Entrare nel vuoto di Fabrizio Bajec, gli ultimi due libri della collana di narrativa Transfert: In Limbo di Gennaro Chierchia e Codamozza di Sergio Saggese. Incrociamo le dita per i due autori!
La Villa di Arianna
Sulla collina il cui nome è un rettile-predatore, Varano, c’è una stradina laterale che conduce alla villa. Scrivo nome e cognome in un rigo sul librone degli ospiti, indicando la residenza. È un sondaggio sui visitatori del sito archeologico. L’uomo in divisa mi fa strada, ignoro che per un paio d’ore egli sarà il mio Virgilio. Lungo il margine del sentiero di pietrisco sono sistemati tre capitelli sequestrati a chi aveva provato a farne un tavolo, mozzati dalle rispettive colonne, probabilmente adornanti e sostenenti edifici romani originariamente siti nella punta dello Stivale. In uno il taglio di un flex interrotto prima dell’irreparabile disastro.
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