Sembra che nel nostro paese chi non riesce a togliersi il vizio di fare cultura sia destinato a rimanere un emarginato da quei ‘sistemi’ che si sono venuti creati e che pretendono di controllare ormai anche i gusti artistici e letterari del pubblico che si aggira fra librerie e musei.

Per fortuna i lettori e gli appassionati d’arte non sono sempre così facilmente condizionabili e ancora sono in grado di sceglierecercarescoprire anche quello che le vetrine infestate da centinaia di gradazioni di grigio, nero, rosso tentano di nascondere, in una sorta di realtà ‘aumentata’ che continua a superare anche le fantasie più contorte del marketing killer di coscienze.

Ma dietro quelle opache sfumature c’è ancora tanta poesia, tanta letteratura, tanti libri che aspettano di essere sfogliati e portati via; dietro le luci scintillanti dei riflettori delle fiere c’è ancora tanta arte che aspetta solo che qualcuno, meno distratto dal vip di turno che fa la passerella, la degni di uno sguardo e se ne innamori.

Avete mai amato un libro che nessuno ha mai letto?

Avete mai avuto la sindrome di Stendhal davanti ad un’opera di un artista sconosciuto?

Mi auguro di si…

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