Il cartellonismo e l'illustrazione in Italia dal 1875 al 1950.

 

Il Cartellonismo e l'Illustrazione in Italia

Pagina tratta da ‘Il Cartellonismo e l’Illustrazione in Italia dal 1875 al 1950’ di Enzo Cassoni edito da Nuova Editrice Spada.

Un nostro attento lettore sottopone alla nostra attenzione, attraverso le pagine di Facebook, questo passo tratto dal volume Il Cartellonismo e l’Illustrazione in Italia dal 1875 al 1950 di Enzo Cassoni (edito da Nuova Editrice Spada), dove si parla del giovane Edoardo Matania, pittore e illustratore di fine Ottocento, e della sua amicizia con Eduardo de Martino.

Cassoni sostiene, fra le altre cose, che de Martino non fosse abile nel dipingere figure e scene di marinai ed equipaggi.

Abbiamo, a questo proposito, interpellato Luigina de Vito che così ci risponde:

«Riguardo la notizia sui rapporti tra Matania e de Martino, posso solo dire che si tratta di un pettegolezzo vecchio, messo in giro probabilmente quando Eduardo non poteva replicare.

Credo di aver abbondantemente dimostrato che de Martino sapeva benissimo raffigurare figure umane, fin dagli anni giovanili, ma che non inseriva spesso nei quadri perché la nave era una metafora, simboleggiava l’uomo o la vita a confronto con la natura. La natura, anche se spaventosa e crudele, come un mare in tempesta, non è mai spietata come sa esserlo l’uomo, ad esempio in guerra, ma infonde serenità e invita alla riflessione. La metafora della nave/uomo è stata usata già nelle Sacre Scritture e dalla Chiesa, quindi il messaggio dei quadri di Eduardo de Martino è semplice, non ha bisogno di tante elucubrazioni, e per questo efficace.

Non bisogna poi dimenticare i periodi storici e tutte le rivoluzioni culturali e tecnologiche che il pittore ha visto nella sua vita e che quindi commentava con i suoi quadri: dal romanticismo al positivismo, dal realismo e verismo al decandentismo. Tutte correnti artistico-letterarie in cui la metafora del mare e delle navi trovavano facile applicazione e non necessitavano di figure umane. Comunque, alcuni suoi lavori riprodotti nel libro [Eduardo de Martino. Da ufficiale di marina a pittore di corte, con-fine edizioni 2012, n.d.r.] e i rimandi ad opere conservate nei musei brasiliani possono facilmente smentire la versione del Matania.

Purtroppo so che demolire una menzogna, ormai accreditata, è impresa ardua, ciononostante mi batto per riabilitare de Martino come uomo e come artista.  Non mi resta che invitare alla lettura del libro!»

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