Cos'è la scultura ceramica oggi?

 

Dopo tanti anni di lavoro in questo settore ogni volta che vado ad una inaugurazione penso soprattutto al lavoro incredibile che c’è stato dietro, ai mille problemi da risolvere, alle grandi fatiche spesso anche fisiche, che l’organizzazione di una mostra richiede. Ma anche alla soddisfazione di questo momento, un po’ catartico, un po’ liberatorio.

Ieri siamo stati all’inaugurazione di CeramicsNow al MIC di Faenza: una mostra davvero incredibile perché presenta una selezione di altissima qualità di artisti provenienti da ogni parte del mondo. E per raggiungere questi risultati ci sono alle spalle davvero anni di lavoro, costante, metodico, e una grande professionalità da parte di tutti quelli che collaborano alla realizzazione di un progetto così grande e importante. Sono quelle cose che spesso si dicono nelle conferenze stampa, ma sulle quali mai si riflette seriamente: ma ci pensate cosa significa far arrivare in Italia quasi 70 sculture da ogni parte del mondo? Un delirio, imballi, spedizionieri, dogane di là, dogane di qua, disimballo, installazione, sposta, prendi, alza… Lo definirei un lavoro epico!

In questi anni in cui ho avuto la fortuna di lavorare con Claudia Casali, per diverse mostre che abbiamo fatto in giro, ho capito davvero l’importanza della ceramica oggi nell’ambito dell’arte contemporanea.

Ieri giravo per la mostra e realizzavo sempre di più quanto la scultura ceramica sia qualcosa di ‘superiore’, qualcosa che si avvicina di più all’anima perché in quelle opere rimane impresso il gesto, il lavoro, la fatica, la tensione. Si avvicina di più all’anima forse perché è l’anima dell’artista che rimane in qualche modo impressa.

E sono contento di aver realizzato insieme a Claudia e a Irene Biolchini il libro che documenta questo momento perché anche qui, in qualche modo sono rimasti impressi i sentimenti degli artisti, e il lettore potrà in ogni momento capire quello che sta guardando non attraverso il filtro del curatore o del critico, ma direttamente dalla voce dell’artista. E questo è importante e quasi mai nessuno lo fa.

Invece questo libro è nato proprio per capire insieme agli artisti qual è lo stato dell’arte, cosa vuol dire fare scultura oggi, cosa significa utilizzare un medium come la ceramica che ha infinite potenzialità espressive, che è quell’elemento di congiunzione fra la quotidianità e l’arte.

E’ un libro che spero riesca a far riflettere sulle opportunità che la scultura ceramica da, agli artisti da una parte, ma anche agli amanti dell’arte dall’altra di lasciarsi attraversare da un linguaggio estremamente ricco e affascinante che permette di tenere insieme tradizioni lontane fra loro e farle dialogare come forse la pittura e la scultura “tradizionali” non sono mai riuscite a fare.

Come dice giustamente Claudia alla fine del suo testo introduttivo, sta a noi operatori del settore prestare più attenzione a tutto questo e valorizzarlo nella giusta maniera.

Spero davvero che questo libro possa diventare un piccolo contributo in questa direzione.

Leggetelo…

 

Ascolta qui il podcast del video:

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