Lenny è venuto a trovarmi ieri tutto incazzato dicendo che gli stanno sulle palle i colleghi che danno per scontato le cose.
Non è così che si porta avanti un’azienda!, dice. E devo dire, lo capisco. C’è stato un tempo in cui anche a me facevano specie, per esempio, quelli che quando ti bussano alla porta, e tu gli domandi, Chi è, anziché risponderti dicendo il proprio nome, ti rispondono, Io!, manco ci fossi tu soltanto e loro sulla faccia della Terra; ed è scontato quindi che stando tu da questa parte, non ci possono essere che loro dall’altra.
Certe saggezze si capiscono solo da pazzi. Lo comprendo soltanto oggi; lo vedo soltanto adesso che non so come abbia potuto scampare alla morte dopo quello che ho fatto; dopo i tagli che mi sono fatta, il sangue che ho perso; dopo che il destino mi aveva fatto vivere quello che ho vissuto perdendo mio figlio Jimmy nell’incidente, strappandomi all’improvviso tutta quanta la supponenza. Per cui tutte le solite domande sul perché si facciano le cose, sul perché si commetta ogni singola azione in questa cazzo di vita, secondo me, trovano ormai risposta in un’unica frase obbligata che è “Per niente”.
- Published in blog, Collana Transfert, Sergio Saggese, Visioni Mondaniche
Lo stregone Gioele di Carlos Pambianchi
Ci fu un tempo in cui Gioele fu come tutti gli altri. Poi quel tempo finì, perché così doveva essere, a quanto pare. Gioele crebbe, crebbe tanto che tutti dovettero abituarsi a guardarlo a naso all’insù; e lui a chinarsi all’ingiù, fino a far della schiena una grande gobba. Lungo lungo ed inarcato se ne stava, e pensando che quei minuscoli compatrioti faticassero sempre più a sentirlo da quell’altezza, gridava e tanto forte che a quelli parevan le trombe della fine del mondo; quelle specie di formiche di cui un tempo faceva parte ora lo guardavano con gran meraviglia e soggezione. “Sono io, sono io, son sempre io” badava a dire, lungo e ritorto come un glicine staccatosi dal muro su cui era cresciuto; e quelli tra loro, guardando quell’uomo che pareva un laccio da scarpa svolto “certo che è proprio un gran stringone!”. E parlavano parlavano parlavano ed ancora parlavano di quel ‘Gioele Gran Stringone’; e parlando parlando parlando, sui passi di chi fuori se n’andava in terre lontane, di bocca in bocca la sua storia passò, e tanto masticata fu da tutti come neanche l’erba in bocca ad un bove.
- Published in blog, Collana Transfert, Gennaro Chierchia
Lo stregone Gioele di Marco Aragno
Doveva essere stato un incantesimo. O qualcosa del genere. Fatto sta che viaggiava attraverso le frequenze tv. Perché un intero quartiere era finito da un giorno all’altro incollato al televisore. Tutti a guardare un canale privato che mandava in onda pubblicità di materassi, soap opera e show demenziali.
Una pandemia di imbecillità.
- Published in blog, Collana Transfert, Gennaro Chierchia
Lo stregone Gioele
Andiamo verso una roulotte con gli pneumatici a terra inchiodata in una discarica a cielo aperto: bozzoli di ferro arrugginito e plastica bruciata, carcasse d’auto e cumuli di rifiuti.
Il mio amico sale la scaletta e batte il pugno sulla porta di alluminio. Io resto alle sue spalle.
Apre un uomo in vestaglia di flanella.
«Salve. Scusatemi se non ho aperto subito ma non potevo ignorare il richiamo della natura».
«Eri al bagno».
Il mio amico si volta e mi fa l’occhiolino.
«Sì ma non volevo dirlo esplicitamente davanti al tuo amico, che non ho il piacere di conoscere. A proposito: io sono Gioele».
Gli dico il mio nome e lui ci invita a entrare nella roulotte.
- Published in blog, Collana Transfert, Gennaro Chierchia, narrativa
L’amore zitto (seconda parte)
Finalmente è venerdì e, come vi abbiamo promesso la scorsa settimana, questa che segue è la seconda parte del racconto di Sergio Saggese. La prima, pubblicata venerdì scorso, la potrete trovare e leggere qui.
Come nella vita reale anche nei racconti di Sergio ritroviamo amarezze e insoddisfazioni, talvolta disperazione, soprattutto destini per niente banali e coraggiosamente accettati.
Fu per questo che una volta qui, una volta nel Bihar, mi venne voglia di informarmi se era ancora viva, se la bella Mahima ancora sculettava. E magari incontrarla, incontrarla senza dirle chi ero e godere a ferirla dicendole che d’ora in avanti le sarebbe toccato camminare s’una terra dov’erano state piantate, proprio così’, piantate le ceneri di un uomo che l’aveva amata alla perdizione e che adesso non avrebbe smesso un istante di fissarle il culo.
Avrei detto apposta culo, anziché sedere, perché vivesse per sempre nel pudore, fino a sentirsi lo sguardo di Mohanish risalirle avidamente su per le cosce a ogni passo.
- Published in blog, Collana Transfert, Sergio Saggese, Visioni Mondaniche
L’amore zitto
Questa che segue è la prima parte del racconto che l’autore di Codamozza ci ha regalato (è il suo settimo racconto, gli altri li troverete tutti all’interno della rubrica Visioni mondaniche), che abbiamo voluto dividere per facilitarne la lettura e raddoppiare il godimento.
Segnatevi l’appuntamento per non perdervi la seconda parte che pubblicheremo il prossimo venerdì e buona lettura!
Fosse stato per mio padre sarei già morto da un pezzo.
- Published in blog, Collana Transfert, Sergio Saggese, Visioni Mondaniche
Terra dei fuochi? No, semplicemente non c’è più terra.
Sono cresciuto in un posto in cui essere veramente bambini vuol significare in qualche modo essere privilegiati. La scelta se bruciare la fanciullezza o restare legati ad essa per tutta la vita è condizione che subito si presenta.
Oggi è Terra dei Fuochi. Giusto per riempirla con qualcosa dopo averla svuotata e depredata per anni. Un’accezione ed una semplificazione che dovrebbero denotare qualcosa. Per molti è solo famiglia, odori nostalgici e ricordi di gioventù.
- Published in blog, Collana Transfert, Lorenzo Giroffi, Visioni Mondaniche
L’inferno delle donne
Il giorno in cui sono diventata invisibile è stato lo stesso in cui hanno preso mamma, papà, Luciano e il nonno.
Era di sera. I nazisti hanno fatto irruzione nella nostra casa mentre cenavamo.
- Published in blog, Collana Transfert, Sergio Saggese, Visioni Mondaniche
Leggere: tutti | Codamozza | di Bartolomeo Errera

- Published in Codamozza, Collana Transfert, Rassegna Stampa, Sergio Saggese
La Spiaggia
Guardando fuori sembra proprio che l’estate non ci sia mai stata, nebbia pioggia e freddo ci aspettano ogni mattina, ed è proprio per questo che abbiamo conservato questo racconto che Gennaro Chierchia ci ha regalato quando ancora il sole ci scaldava… per volare con la mente verso quei giorni di mare e di luce che non sono ancora così lontani.
Ti invitiamo a rilassarti immaginandoti di essere tu il protagonista e… buona lettura!
- Published in Collana Transfert, Gennaro Chierchia, narrativa, Visioni Mondaniche